KASCIGNANA FESTIVAL 2025 > dal 6 al 9 agosto






Torna anche quest’anno il festival organizzato dal Comune di Castrignano de’ Greci e da Arci Lecce Solidarietà cooperativa sociale. Dal 6 al 9 agosto, quattro serate per altrettanti eventi davvero esplosivi. Per ognuno degli appuntamenti, artisti del panorama nazionale e internazionale a titolo gratuito
Quattro giornate davvero esplosive per il Kascignana festival. Dal 6 al 9 agosto, a Castrignano de’ Greci, torneranno gli appuntamenti culturali di qualità, con grandi artisti di calibro internazionale, per celebrare il territorio locale attraverso l’incontro coi territori stranieri. Veicolando un messaggio di pace e fratellanza attraverso la musica, passando per il teatro e la riscoperta dell’artigianato del luogo. L’edizione 2025, come sempre organizzata e promossa dal Comune di Castrignano de’ Greci, nell’ambito delle progettualità del Borgo del contemporaneo, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, (col patrocinio e il sostegno, tra gli altri del Ministero della cultura, dell’Unione dei Comuni della Grecia Salentina) e da Arci Lecce Solidarietà cooperativa sociale e ha i riflettori puntati sulla “manualità”, intesa come riscatto degli artigiani locali, così come dei migranti che giungono nel nostro Paese. Il lavoro è da sempre la forma di libertà e opportunità creativa.
A Castrignano de’ Greci, l’impegno per la cultura non è mai stato un fatto occasionale. Da anni, infatti, l’Amministrazione comunale investe con costanza e visione nella costruzione di percorsi culturali che sappiano tenere insieme valori ed identità. Il Kascignana Festival, tra le manifestazioni più rappresentative di questo approccio, è solo una delle tante tappe di un processo più ampio che ha visto il Comune farsi promotore di progetti capaci di generare relazioni e rigenerare luoghi. Con l’iniziativa “Borgo del Contemporaneo”, Castrignano si è affermato come un esempio virtuoso di piccola comunità che sceglie di crescere attraverso la cultura, mettendo al centro il dialogo tra le arti. Un percorso che ha saputo unire soggetti diversi – istituzioni, associazioni, cooperative, artisti, cittadini – in un’alleanza fertile e duratura. L’impegno dunque quello di continuare a promuovere una cultura che non si limiti a essere spettacolo, ma che diventi motore di trasformazione reale. Una cultura che si fa strumento di libertà, lavoro, dignità. Una cultura che parla tante lingue, e che in ognuna di esse sa dire “comunità”.
Ed è proprio questo che hanno dimostrato anche le scorse edizioni del festival, dove gli ospiti della rete Sai gestita da Arci Lecce Solidarietà sono stati coinvolti assieme alla comunità locale in laboratori utili, non soltanto dal punto di vista formativo con possibilità di sbocco professionale, ma soprattutto per l’epilogo inclusivo: numerose le opportunità che sono nate “facendo”. Creando. Manipolando la materia prima. Per gli stranieri imparando le antiche ricette, le vecchie tradizioni. Per gli abitanti del Salento un “viaggio” verso terre lontane, dalle quali attingere idee, design e creatività.
L’incrocio tra vicino e lontano, tra passato e futuro, sarà la traccia del cammino dell’edizione del Kascignana Festival 2025. Non a caso il primo degli appuntamenti del festival si apre in Piazza Enrico Berlinguer, dalle 20, con un originale mercato artigianale nel quale saranno esposti i manufatti realizzati dai grandi maestri del Tacco. Saranno presenti circa trenta espositori di ceramica, cesti in vimini, gioielli, manufatti in pietra leccese, prodotti realizzati in legno, lampade in metallo, piccole luminarie, lampade in tessuto, borse e accessori, saponi naturali e poster artistici. Saranno inoltre presenti anche gli stand coi prodotti biologici alimentari come olio, pasta, miele, farine e legumi. Con la scelta di un simile mercatino, si intende dare risalto a tutte quelle professionalità di cui è ricco il Salento. Molte delle giovani e dei giovani espositori hanno creato e creeranno i propri prodotti con materiale di scarto, riciclando plastica, tessuti e legno con un occhio particolare per la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente.
Lo stesso primo appuntamento, quello della sera del 6 agosto, procederà poi con il live di Lorenzo Kruger, un viaggio solista che vede l’artista sedere di nuovo al piano dopo due anni di concerti coi Nobraino, formazione con la quale ha all’attivo più di mille concerti, ben sette dischi, presenze su tutti i palchi più importanti della scena italiana. Molti ricordano Lorenzo Kruger per essersi rasato a zero sul palco del primo maggio durante un pezzo pacifista. In questo spettacolo che poterà a Castrignano de’ Greci, la scena invece si riduce alle sole canzoni, ripulite da qualsiasi arrangiamento e postura scenica. Solo parole, parlate o cantate, recitate o ragionate. La scaletta prevede brani da tutta la discografia dell’artista, dalle canzoni più conosciute scritte per i Nobraino, ai suoi progetti esterni alla band fino agli inediti che vengono portati in giro nella loro forma primitiva, "per essere testati" dice lui.
Non solo musica al Kascignana tanto che, il giorno successivo, il 7 agosto, il palco ospiterà lo spettacolo “Via case sparse”, scritto da Giorgia Salicandro, con Fabrizio Saccomanno e Marco Schiavone. Uno spazio di riflessione sulle vie senza nome di ognuna delle nostre città, quelle in cui riecheggiano volti, storie, nostalgie. Il luogo simbolico attorno al quale si intrecciano le storie raccontate: storie "sparse", geograficamente ed emotivamente disseminate, in bilico tra un qui e un altrove che è stato abbandonato, distrutto, che ancora si sogna. O che forse si è dimenticato. Il reading teatrale nasce dall’incontro del Csv Brindisi Lecce volontariato nel Salento con i volontari degli enti del Terzo settore coinvolti che hanno voluto valorizzare le testimonianze di quanti, grazie a loro, hanno trovato sostegno e asilo nella nostra terra. Raccogliendo queste vicende la giornalista e autrice Giorgia Salicandro, da anni impegnata sul tema delle migrazioni, ha incontrato donne e uomini portatori queste storie “altre”, approdate in Italia in fuga dalle guerre o inseguendo una vocazione.
Si resta ancora sul tema del “lontano” tanto “vicino” anche nel terzo appuntamento, quello dell’8 agosto, quando è previsto il nuovo spettacolo dei Radiodervish. Si intitola infatti “Cuore meridiano” il viaggio musicale che, attraverso il Mediterraneo, parlerà di suoni e di umanità. Con una nuova poetica per raccontare la vicinanza al popolo di Gaza, vittima di un'aggressione senza precedenti da parte del governo israeliano. Un concerto, gratuito come tutti gli altri del festival, che intreccia i brani inediti e le reinterpretazioni del nuovo album con le canzoni più celebri del repertorio della band, per dare voce a una narrazione che attraversa il tempo e le culture. In un periodo segnato da conflitti e ingiustizie, la musica diventa strumento di resistenza e di memoria. "Cuore meridiano" è un omaggio ai maestri che hanno ispirato il cammino artistico dei Radiodervish: dagli Area con la loro denuncia politica in "Luglio, agosto, settembre (nero)", al raffinato lirismo di Georges Moustaki, dalla profondità filosofica di Franco Battiato alla potenza evocativa di Idir e della tradizione berbera. Ogni brano riletto e reinterpretato si fa specchio del nostro presente, con arrangiamenti inediti capaci di esaltare la carica poetica e musicale di queste grandi opere. Accanto a questi tributi, lo spettacolo presenta anche "Giorni senza memoria", un brano inedito che affronta il tema dei genocidi dimenticati, unendo il respiro della ballata alla forza del rock. La voce di Nabil Salameh e le sonorità del gruppo costruiscono un ponte tra passato e presente, richiamando alla necessità di custodire la memoria come atto di giustizia e consapevolezza. Il concerto diventa così un'esperienza immersiva, un incontro tra orizzonti musicali e storie umane, dove il Mediterraneo si rivela non solo come luogo geografico, ma come dimensione culturale, come crocevia di identità e di resistenze. "Cuore Meridiano" è un invito a riconnettersi alle radici profonde di un mare che unisce, anziché dividere, che accoglie invece di escludere, che racconta invece di cancellare. Sul palco, Nabil Salameh, Michele Lobaccaro, Alessandro Pipino e Pippo D’Ambrosio ci accompagneranno in un viaggio sonoro, tra nuove melodie e classici indimenticabili, per celebrare la bellezza e la forza della musica nel resistere alle ingiustizie e nel dare voce a chi non vuole essere dimenticato.
Infine, nella serata del 9 agosto, al Parco Alan Kurdi, il gran finale del Kascignana. Il super ospite sarà infatti Vinicio Capossela con lo spettacolo “Sirene. Richiami, emergenze e affioramenti”. La simbologia della creatura mitologica come richiamo alla natura duplice e ambigua. Per chi le sa ascoltare, in questi tempi infausti le segnalazioni di pericolo si sono moltiplicate. Tra guerre, riarmi, sopraffazioni e ingiustizie sociali, l’Occidente sembra quasi aver smarrito la rotta e di essere sul punto di inabissarsi con un moto di accelerazione repentina del suo destino di caduta, di tramonto sotto la linea dell’orizzonte. Sirene intende allora ascoltare questi richiami, decifrarli, guardarli diritti negli occhi e così percorrere un periplo negli abissi delle emergenze attuali, necessario a poter affiorare alla luce per ritrovare il respiro e la luce. Un percorso mosso dalla ferma speranza che all’immersione segua l’emersione, e dalla convinzione che in un momento partecipato come un concerto, la bellezza e la giustizia ricongiunte nel canto possano essere una guida per tornare a riveder le stelle. Ad anticipare il live di Vinicio Capossella, il concerto di Rachele Andrioli e Coro a Coro con una performance itinerante a cura di Ogni Altro Suono
Alle ore 20, infatti, la rassegna promossa da Ramdom “Ogni Altro Suono”, in collaborazione con Kascignana Festival, Borgo del Contemporaneo e Kora – Centro del Contemporaneo e il Comune di Castrignano de’ Greci, presenta una speciale performance musicale itinerante: Rachele Andrioli e Coro a Coro daranno vita a un evento che unisce canto, territorio e partecipazione.
Il percorso prenderà il via dallo storico Palazzo Baronale De Gualtieriis, sede di Kora, per attraversare le vie del borgo e approdare sul palco del Kascignana Festival, dove il concerto si concluderà poco prima dell’atteso live di Vinicio Capossela.
Protagonista dell’evento sarà Coro a Coro, un progetto ideato e diretto da Rachele Andrioli. Nato come laboratorio di canto polifonico dedicato a donne che amano cantare, Coro a Coro si è evoluto in una forma scenica viva e dinamica che mantiene intatta la dimensione dell’ascolto e dell’apprendimento. Attraverso un repertorio che spazia tra musiche popolari e d’autore provenienti da tutto il mondo, il coro esplora le possibilità terapeutiche del canto come strumento di condivisione, accoglienza e consapevolezza, valorizzando la pluralità delle voci femminili e la ricchezza della multiculturalità. In un tempo segnato da fragilità e disconnessione, Coro a Coro si propone come un luogo sonoro capace di costruire ponti, ricucire distanze e creare comunità attraverso la forza della musica.
Le dichiarazioni Comune e di Arci Lecce Solidarietà
Sono particolarmente orgoglioso che il Kascignana Festival, giunto alla sua ottava edizione, confermi il suo ruolo centrale nel panorama culturale del nostro territorio. Dal 6 al 9 agosto, Castrignano dei Greci diventerà nuovamente punto di incontro tra arti performative, musica e artigianato, con artisti di livello nazionale e internazionale e laboratori aperti a tutte e a tutti. Il Kascignana Festival è ormai un riferimento stabile per la comunità e per il territorio: un grande momento di festa che è fatto di condivisione e di costruzione di senso comune, in cui teatro e musica diventano strumenti per fare comunità e riaffermare valori universali come pace, fratellanza e accoglienza, proprio mentre il mondo sembra andare in direzioni opposte”, dichiara il sindaco di Castrignano de’ Greci, Roberto Casaluci.
Aggiunge il vicesindaco con delega alla Cultura Paolo Paticchio: “Il Kascignana non è soltanto un appuntamento estivo: è il frutto di un lavoro collettivo, di un impegno che la nostra Amministrazione porta avanti con costanza da anni, con la convinzione che anche un piccolo Comune come Castrignano dei Greci possa diventare centro vivo e propulsivo all’interno della programmazione culturale del territorio salentino. Ciò che ci spinge a portare avanti il festival è la volontà di dare voce alle comunità, di valorizzare i linguaggi della musica come strumenti per generare incontro, pensiero e partecipazione. Il Kascignana nasce da un’idea semplice e radicale: che la cultura, se vissuta davvero, è sempre relazione. Negli anni abbiamo costruito una rete di collaborazioni, artisti, operatori, cittadini e cittadine che hanno creduto in questo percorso e che continuano a farne parte con passione e senso di responsabilità.
Il Festival è una festa, certo, ma è anche un laboratorio aperto, una palestra di comunità dove si sperimentano nuove forme di convivenza, si tengono accesi i temi della giustizia sociale, dell’equità, dell’accoglienza.
Scegliere ogni anno di investire energie e risorse in un progetto interamente gratuito come questo, in un paese piccolo come il nostro, significa fare una scelta precisa: quella di mettere al centro la dignità delle persone e la potenza delle idee e dare la possibilità a tutte e a tutti di prendervi parte, puntando ai giovani e al loro coinvolgimento. Soprattutto, anche quest’anno, ora più che mai, dal Kascignana si leveranno alte le voci per la Pace”.
“Anche questa edizione è resa possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Castrignano de’ Greci e Arci Solidarietà Lecce, con un importante investimento da parte delle politiche culturali del Comune di Castrignano dei Greci reso possibile dal progetto “Borgo del contemporaneo”, finanziato con risorse del bando Borghi del Ministero della Cultura e dell’Unione Europea. Perché la cultura è un investimento a lungo termine: otto anni di impegno per valorizzare tradizioni, artigianato, pratiche creative e integrazione. Il Kascignana Festival rappresenta la filosofia del nostro borgo: luogo di incontro, dialogo, cultura e inclusione. Il lavoro manuale, la musica, il teatro non sono soltanto arte, ma strumenti concreti per riscattare il territorio, favorire opportunità professionali e aprire spazi di incontro con chi arriva da lontano. È un messaggio chiaro: vogliamo costruire una comunità coesa, inclusiva e aperta, dove cultura e accoglienza siano linfa per un futuro migliore”, conclude il primo cittadino.
Nel corso degli anni sono stati tanti gli ospiti che hanno scelto di salire sul palco per condividere con il pubblico queste visioni: dai Planet Funk a Manu Chao e ancora Bandabardò, Lo Stato Sociale, Zen Circus, Meg, Subsonica. Tante voci che hanno scelto di diventare un unico coro”.
“Anche quest'anno avremo il piacere di organizzare il Kascignana Festival, riallacciandoci a quel filo rosso che partiva dalle politiche di accoglienza di cui il Comune di Castrignano dei Greci è portatore con il progetto Sai, che quindi ci fece nascere. Quel filo rosso che vede al suo interno cultura, solidarietà, territorio e oggi soprattutto ricerca di pace. Il Kascignana Festival si declina in tante attività che vanno dal teatro, alla musica contemporanea, alla musica popolare del territorio, alla scoperta e riscoperta degli artigiani locali e dei prodotti locali”, dichiara Anna Caputo, presidente di Arci Lecce Solidarietà che, assieme al municipio grico e a “Borgo del contemporaneo”, coordina la rassegna. “Un festival che non vuole essere solo l'ennesima proposta musicale, ma che porta al suo interno un sistema valoriale che intende diffondersi grazie all'unità d'intenti che unisce queste realtà, che nel territorio lavora ogni giorno per garantire determinate scelte politiche culturali ed etiche”, conclude.